Il 31 ottobre del 2003 Bethany e Alana, amiche con una grande passione per il surf, escono in mare. Dopo essersi allenate, le due promesse del surf hawaiano indugiano in chiacchere. Mentre Bethany era sdraiata sulla sua tavola, uno squalo tigre la attacca, portandole via il braccio sinistro penzolante in acqua.

Aveva solo 13 anni e aveva perso più del 50% del sangue presente nel suo corpo ma, portata subito d’urgenza in ospedale, si salvò. Oggi Bethany è un simbolo per gli amanti di questo sport.

Una passione coltivata sin da piccola: a 8 anni era già su una tavola da surf e a 10 sul gradino più alto del podio a seguito della vittoria della National Scholastic Surfing.  Una giovane promessa che da un incidente del genere avrebbe potuto non riprendersi e invece ce l’ha fatta.

Dopo l’intervento ci volle una settimana per uscire dall’ospedale e altri sette mesi per rimettersi su una tavola da surf.

Sì, avete capito bene, Bethany è tornata a surfare nonostante l’incidente, nonostante la grave perdita di un arto, nonostante tutto.

Dopo la convalescenza, riprese ad allenarsi e a imparare un “nuovo” sport. Nuovo perché l’equilibrio fisico non era più lo stesso e anche su quello mentale il lavoro da fare fu tanto. La sportiva confessa di aver avuto paura di provare e di averla ancora oggi, ma grazie alla grande forza di volontà è riuscita a rialzarsi, diventando una professionista, in grado di competere con le migliori surfiste del mondo.

Inizialmente utilizzò una tavola “speciale”, più lunga e stretta delle normali tavole e con una maniglia che le avrebbe permesso di rialzarsi più facilmente. Nel 2005, a soli due anni dall’incidente, la Hamilton prese parte a una gara ufficiale.

Da quel momento in poi, la sua carriera spiccò il volo, tanto che nel 2010 è stata inserita nella classifica delle migliori surfiste femminili del mondo.

Negli ultimi anni l’atleta è diventata mamma di due bambini e non ha mai smesso di surfare. Il suo impegno a sostegno delle disabilità è vivo e continua a portare in giro la sua storia affinché possa essere da modello e ispirazione anche per altri.

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